Intervista a Azzurra Pasquali


Benvenuta! Grazie di aver accettato il mio invito! È davvero un piacere ospitarti nel mio blog!
Partiamo con una delle mie domande preferite: Cosa ti ha dato la spinta per cominciare a scrivere?

Ciao Teriel, grazie a te per avermi proposto questa intervista e per avermi concesso lo spazio.
La passione per la scrittura nasce dalla lettura. Leggere tanto, infatti, mi ha portato a cercare storie che volevo ma che ancora non esistevano e ho iniziato a scriverle da sola cercando di accontentare in primis la me lettrice.
Scrivere quindi è un mezzo per portare alla luce storie che cerco, che vorrei leggere, ma che ancora non esistono, ed è anche un modo per lasciare qualcosa di me a chi verrà dopo.

Scrivere può dare forte emozioni tanto quanto leggere. C’è un autore che è per te fonte di ispirazione?

Ho iniziato a osservare le autoproduzioni di Abel Montero molto prima di conoscerlo, è sempre stato un punto di riferimento, un “come vorrei diventare da grande” per la cura immensa che mette in ogni singolo aspetto di ogni sua autoproduzione. Dopo aver comprato un suo libro e averlo recensito abbiamo avuto modo di parlare e condividere esperienze sulle nostre attività scrittevoli, è quindi diventato un punto di riferimento anche come persona, sempre disposto ad aiutare gli altri autori e a supportare nei momenti di sconforto.

Hai pubblicato diversi libri, ti va di parlarcene?

Wild Hunt è un portal e urban fantasy per adulti autoconclusivo, ambientato per metà in Italia e per metà in un mondo magico. La
storia segue i guerrieri della Caccia Selvaggia che dopo essere stati esiliati dalla regina del loro regno magico sulla Terra cercano di tornare a casa riunendosi dopo secoli che non si incontrano. I temi centrali sono la vendetta e il desiderio di riscatto.

Numbers è un post-apocalittico autoconclusivo new adult ambientato a Mantova in posti visitabili.
Parla di sei sconosciuti, tre ragazze e tre ragazzi, in parte mutati e in parte umani che lottano per la sopravvivenza in un mondo governato dal fanatismo religioso e dalla discriminazione verso
chi è diverso.
I temi principali sono la sopravvivenza, la found family e la lotta contro i pregiudizi. Sono presenti anche alcune parti più romantiche con i tropes enemies to lovers e slow burn.

Bodhi, con i volumi Cuore di Ferro e Anima di Fuoco, è una dilogia distopica per adulti in cui l’umanità sopravvive all’interno di un’enorme residenza mobile a forma di corpo umano.
Gli abitanti del Bodhi non possono uscire. Il mondo fuori è mortale e all’interno il governo oppressivo condanna a morte le persone al minimo sbaglio.
La storia segue le vicende di tre personaggi: un meccanico, una sinapsi che può pilotare la struttura con la mente, e una specialista, che devono sopravvivere e scoprire i segreti del Bodhi.
All’interno dei libri c’è “una storia nella storia” con pagine speciali, documenti, email, audio, che spiegano come l’umanità è arrivata a rinchiudersi nella struttura.

Ti sei ispirata a qualcuno in particolare per la stesura dei personaggi?
In generale cerco di non farlo.
Solo in Numbers alcuni personaggi secondari sono ispirati a persone reali adeguatamente camuffate.

Vi è stata una reazione da parte dei lettori che non ti aspettavi e ti fa sorridere al ricordo?
Le numerose richieste di sequel dopo la parola fine delle varie storie. Significa che qualcosa dopo la lettura è rimasto.

Sempre in riferimento alla domanda precedente, c’è una reazione negativa che non ti aspettavi e ancora ne risenti?
Il fenomeno delle monostelle per ripicca o per affondamento. Premesso che un libro può benissimo non piacere, mi sono capitate monostelle anonime con tempistiche davvero sospette comparse subito dopo una discussione o subito dopo aver condiviso pubblicamente un traguardo relativo ai libri.

Cosa non dovrebbe mai mancare in un buon libro?
A mio parere un buon libro dovrebbe sempre riuscire a far emozionare il lettore (nel bene o nel male) e a farlo empatizzare con almeno uno dei personaggi.


Cinque consigli che vorresti dare a chi inizia a scrivere?
Leggi tanto, scrivi tanto, informati tanto. Preparati a combattere contro chi crede che questo non sia un lavoro.
Scegli il metodo di scrittura migliore per te, anche facendo tanti esperimenti. Non sentirti sbagliato se non propendi per la strada che va più di moda o che va bene per la maggior parte degli altri, siamo tutti diversi, per fortuna, e i nostri cervelli funzionano in modo diverso.

A quali fiere ed eventi sarai presente?
La prossima fiera in calendario è Como-fun il 20-21 aprile con le colleghe Phedre Banshee e Julie A. Evans. Ci saranno poi altri eventi nel corso dell’anno ma stiamo aspettando le conferme che comunicheremo man mano sui nostri canali social.

Infine, per chiudere, ti chiedere, a tua scelta, una citazione o più di una, se vuoi, tratta dai tuoi romanzi.

Da Wild Hunt:
“In lei c’era un potere torbido che le danzava addosso come la luce nell’acqua e quello era il Sangue, ma c’era anche qualcosa di frenetico che le attraversava gli occhi: avevano risvegliato la Guerra.”

Da Bodhi:
“Bastava che pensasse, che guardasse un punto dentro di lei, dentro di loro, e in meno di un battito di ciglia le informazioni si dispiegavano davanti ai suoi occhi come i petali di un fiore che sbocciava. Era nella testa di Ellie. Un pensiero sbagliato, un collegamento difettoso e avrebbe potuto distruggere la casa di centinaia di persone. Quello che rimaneva dell’umanità dipendeva da lei.”

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