La Solitudine di un uomo innocente.

Denigrato, insultato, maltrattato, messo alla gogna come un pezzo di carne perché uomo. Per anni i media si sono trastullati, concedetemi il termine, sulla pelle di un uomo che, poiché tale, doveva essere colpevole a prescindere dalla verità, dal cosiddetto: «ragionevole dubbio».
Picchiato, insultato, dito mozzato, sputi, privato delle sue medicine e nessuno gli credeva. Portava sul volto il marchio di una sigaretta spenta. Nessuno gli credeva. Perché è un uomo. E gli uomini, si sa, son colpevoli a prescindere. E poi ecco, d’un tratto, saltano fuori audio inconfutabili dove l’angelo biondo, la presunta vittima, si rivela nient’altro che la carnefice. Un essere violento e amorale che con il suo comportamento, di fatto, diffamava e contaminava e sì, permettetelo, maltrattava chi quelle violenze le aveva subite, proprio come Johnny Depp.
La solitudine di un uomo che rispecchia troppe persone, la cui unica colpa, spesso, è essere nati uomini.
Le persone, a prescindere dal loro sesso e ceto sociale, non hanno alcun diritto di abusare e recare danno e, per di più, passare per vittime. Non hanno alcun diritto di farla franca. Vi sono dei limiti che non dovrebbero mai essere oltrepassati.
Ogni essere vivente ha un cuore e dei sentimenti. Nessuno dovrebbe mai abusarne. Nessuno.

Un abbraccio a te, Johnny, e a chi, come te,

è sempre colpevole a prescindere dalla verità.

Dopo il video troverete in allegato una serie di foto. Si è scelto di non censurarle e la fonte è Twitter.

Siate consapevoli nello scegliere di proseguire.

Johnny: “Dopo che tu mi sei stata fottutamente violenta con me, ho scritto a Travis… Ho detto: «vieni qui!» perché non volevo che succedesse nulla…”
Amber: Beffarda, lo deride: “Vieni e salvami! Voglio dire… mm?”
Johnny: “vieni cosa? A salvarmi?”
Amber: “No, va avanti, continua… Travis al salvataggio!”

[Non comprensibile perfettamente]
Amber: Non sto parlando con nessuno, cazzo! Fanculo! Vai, fottuto idiota! Vai a succhiarglielo!
[Non comprensibile perfettamente]
Johnny: “Ho detto, digli cos’è successo!”
Amber: “E ho mentito!”
Johnny: “Mi hai dato un pugno… sulla mia cazzo… di faccia!”
Amber: “Hai capito tutto!”
Johnny: “E tu hai detto: «no, non l’ho fatto. Di cosa cazzo stai parlando?»”
Amber: “Non ti ho dato un pugno. Non ti ho dato un pugno comunque…”
Johnny: “E io ti ho guardato mentire…”
Amber: “Mi dispiace che non…”
Johnny: “Tu mi hai dato un pugno!”
Amber: “Ti ho dato un schiaffo ben assestato in faccia! Ma ti stavo colpendo, non dando un pugno! Puttanella, non sei stato preso a pugni!”
Johnny: “Non dirmi come mi sento a essere preso a pugni!”
Amber: “lo sai, hai fatto un sacco di risse… stiamo insieme da molto tempo, lo so.”
Johnny: “No, quando hai un pugno chiuso…”
Amber: “Non sei stato preso a pugni, fottuta merda! Mi dispiace di averti colpito ma non ti ho preso a pugni! Io non ti ho preso in giro! IO TI STAVO COLPENDO! Non sapevo cosa stesse facendo la mia mano! Ma tu stai bene! Non ti ho ferito! Non ti ho preso a pugni! IO TI STAVO COLPENDO!”
Johnny: “Come vanno le dita dei piedi? Come vanno le dita dei piedi?”
Amber: “Cosa dovrei fare? Fare questo? Non sono seduta qui a lamentarmi di questo! Tu si!”
Johnny: “I tuoi poveri piedi…”
Amber: “Questa è la differenza fra me e te! Tu, fottuto bambino!”
Johnny: “Perché hai iniziato a essere fisicamente violenta?”
Amber: “SEI UN TALE BAMBINO! CAZZO, CRESCI Johny!”
Johnny: “Perché hai iniziato a essere fisicamente violenta?”
Amber: “Ho iniziato a combattere fisicamente.”
Johnny: “Si, lo hai fatto… e me ne sono dovuto andare.”